La New Humanitarian Organization ha annunciato che dalla fine di maggio, quando la Fondazione americana-sionista GHF ha iniziato le sue attività, gli attacchi contro le persone bisognose a Gaza sono aumentati in modo allarmante.
Secondo Pars Today, che cita il Centro di Informazione per la Palestina, il regime israeliano ha imposto un blocco totale a Gaza da marzo e ha consentito l'ingresso di aiuti limitati dalla fine di maggio. Tuttavia, il processo di distribuzione di questi aiuti è stato affidato a un'istituzione affiliata al regime di occupazione, considerata inaffidabile dalle organizzazioni internazionali.
Da gennaio a fine luglio 2024, sono stati documentati circa 200 attacchi contro persone affamate in fila per il cibo a Gaza, che hanno causato il martirio di oltre 1.200 persone e il ferimento di circa 4.700. Queste cifre sono prudenziali e non includono gli attacchi in prossimità delle posizioni del GHF. Includendo i dati delle Nazioni Unite per agosto e inizio settembre 2025, il numero totale di martiri palestinesi in fila per il cibo ha raggiunto almeno 2.957 e i feriti 1.866, pari a circa il 4,6% di tutti i martiri e il 12% dei feriti registrati dal Ministero della Salute palestinese a Gaza.
Adel Haq, professore di diritto internazionale all'università Rutgers negli Stati Uniti, riferendosi a queste cifre, ha sottolineato che questi attacchi non sono episodi isolati, e costituiscono un modello che dimostra una politica governativa e il consenso a proseguire questa tendenza.
L'inchiesta dimostra inoltre che questi attacchi costituiscono gravi violazioni del diritto internazionale umanitario e costituiscono crimini di guerra, crimini contro l'umanità e genocidio.
Il rapporto dell'organizzazione sottolinea che da quando la GHF ha iniziato a operare, il numero di martiri è aumentato drasticamente.
Secondo il rapporto, ogni incidente documentato rappresenta un possibile crimine di guerra e i modelli rivelano la natura della strategia israeliana.
In precedenza, anche l'Ufficio Informazioni dell'Autorità Nazionale Palestinese nella Striscia di Gaza aveva condannato con la massima fermezza il ruolo della GHF nell'uccisione sistematica di civili affamati, definendo i centri di distribuzione degli aiuti "trappole mortali di massa".
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